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Cilento

 
Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, secondo parco in Italia per dimensioni, si estende dalla costa tirrenica fino ai piedi dell'appennino campano-lucano, comprendendo le cime degli Alburni, del Cervati e del Gelbison, nonché i contrafforti costieri del M. Bulgheria e del M. Stella. Alle straordinarie emergenze naturalistiche, dovute alla notevole eterogeneità del territorio, si affiancano il carattere mitico e misterioso di una terra ricca di storia e cultura: il richiamo della ninfa Leucosia, alle spiaggie dove Palinuro lasciò Enea, dai resti delle colonie greche di Elea e Paestum, alla splendida Certosa di Padula. E quanto altro potrete trovare in una terra ancora tutta da scoprire.
 

Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano si estende a macchia di leopardo su una superficie di 181.048 ettari. Costeggia il Mar Tirreno, si innalza su morbide colline, scorre per vivaci torrenti, riprende fiato nelle grotte e nelle cavità rocciose per inerpicarsi, attraverso paesaggi lunari, sui suoi monti.
Un ricchissimo territorio naturale e umano che comprende 80 comuni e 8 comunità montane.
Una duplice natura geologica caratterizza il parco: roccia sedimentaria e roccia calcarea.
La vegetazione è costituita da circa 1800 specie di piante autoctone spontanee: la primula di Palinuro, il giglio marino, la ginestra del cilento e il garofano delle rupi alcuni esempi. La macchia mediterranea e i boschi sempre verdi differenziano le aree del parco.
La comunità faunistica è ricca e diversificata: dall’aquila reale al gatto selvatico, dalla coturnice al topo dal collo giallo, loro rispettive prede. Dal biancone che si nutre di vipere e cervoni al raro astore.
Il Parco per le sue caratteristiche biologiche e culturali fa parte dal 1997 della Rete Mondiale di riserve di Biosfera, programma Man and Biosphere dell’Unesco.

 

 

 

Parco Nazionale del Cilento-Vallo di Diano - Campania
Atlante dei Parchi e delle aree protette in Italia
Tipologia di area protetta - Dove si trova

Tipologia: Parco Nazionale; istituito con legge 6 dicembre 1991, n. 394, D.M. 4 dicembre 1992, D.M. 5 agosto 1993, D.P.R. 5 giugno 1995, legge 9 dicembre 1998, n. 426.
Regione: Campania
Provincia: Salerno

Il Parco Nazionale del Cilento e della Valle di Diano occupa una vasta area (181.048 ettari) nella parte medidionale della Campania (in provincia di Salerno), fra costiera e rilievi interni. Nel 1997 è stato inserito nella prestigiosa Rete mondiale di Riserve di Biosfera dell'UNESCO. Tale rete è l'elemento chiave per realizzare l'obiettivo del Programma MAB (Man and Biosphere): mantenere un equilibrio, duraturo nel tempo, tra l'Uomo e il suo Ambiente attraverso la conservazione della diversità biologica, la promozione dello sviluppo economico e la salvaguardia degli annessi valori culturali.

Templi di Paestum - Pisciotta Templi di Paestum - Pisciotta (foto E.P.T. Salerno www.pncvd.it)
Descrizione

Il tratto costiero va da Agropoli alla Punta degli Infreschi e comprende le famosissime Palinuro e Marina di Camerota, oltre a Punta Licosa (e all'isola omonima), tesoro marino di straordinaria bellezza; la montagna è aspra e selvaggia, ricca di forme carsiche come grotte (come quelle di Pertosa, una cavità carsica con uno sviluppo di oltre 2 km) e doline e guglie simili a quelle dolomitiche.
La parte più settentrionale dell'area protetta è occupata dai Monti Alburni, rilievi di origine sedimentaria composti da rocce calcareo-dolomitiche. Il versante a nord appare dirupato, quello a sud è più dolce e ricoperto da vasti boschi di faggio e pascoli, dove è ricca l'avifauna (picchi, colombacci, beccacce e rapaci notturni).
Più a sud si trova il Monte Cervati, la vetta più elevata del Parco (1.898 m), che presenta una straordinaria successione di ambienti naturali. Nella montagna accanto, il Monte Motola, sopravvive una rara abetina di abete bianco.
Il Vallo di Diano, al margine orientale del Parco, piana bonificata bagnata dal Calore e dal Tanagro, ha costituito un'importante via di comunicazione verso il Sud. Nel più appartato Cilento la popolazione è ancora legata alle proprie radici: a Rosigna Vecchia, paese da decenni abbandonato, si continuano a celebrare sagre e ricorrenze religiose. Il Parco promuove molteplici iniziative e progetti di valorizzazione delle attività socioeconomiche, favorendo il riconoscimento di marchi di qualità per diversi prodotti agro-alimentari.
S.Maria di Castellabate e Punta Licosa costituiscono le attrattive del versante del Parco affacciato sul Golfo di Salerno. più a su della costa cilentana si trovano Pisciotta, palinuro e il suo capo oltre il quale sorge Marina di Camerota. Il capo e la costa presentano nicchie, cave e grotte suggestive, a volte anche ricche di storia come la Grotta delle Ossa, dove sono stati trovati resti di animali e armi di selce. Splendida è anche la Cala degli Infreschi, così detta per le abbondanti vene di freschissima acqua dolce nascoste sotto la sabbia o che sgorgano direttamente in mare.
Fauna

Il territorio del parco racchiude alcune delle aree naturalistiche meglio conservate di tutta la regione campana: a testimoniarlo, la presenza di specie di animali che prediligono territori selvaggi e incontaminati come l'aquila reale, che nidifica nel comprensorio del Monte Cervati, la coturnice, nel tratto appenninico tra Sanza e Rofrano, e il gracchio corallino, una specie d'alta montagna in diminuzione ovunque in Europa. Presenti e nidificanti sono anche il picchio verde, il picchio rosso maggiore e il rarissimo picchio nero, oltre allo sparviere, un rapace tipico degli ecosistemi forestali intatti. A distanza di tre secoli la cicogna bianca (Ciconia ciconia) ha ricominciato a nidificare nel mezzogiorno. Dal 1996, infatti si ferma in Campania, all'interno dei confini del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano (nei pressi di Sala Consilina), per un periodo sufficiente alla riproduzione.
Oasi Gole del Calore di Felitto

Si trova nel comune di Felitto (provincia di Salerno) nell´alto Cilento e occupa una superficie di 150 ettari. L´ambiente si presenta con un´insieme di gole fluviali strette e profonde, formate dal fiume Calore. Lungo le gole si trova una grande varietà di felci. Più in alto, boschi misti di frassino, orniello, alloro, viburno, ontano, maggiociondolo, alternati alla macchia mediterranea composta da mirto, lentisco, corbezzolo, ginestra, alterno, erica arborea.

Fiume Calore Fiume Calore - Parco Nazionale del Cilento e della Valle di Diano (foto E.P.T. Salerno www.pncvd.it)
Informazioni per la visita

Accessi al Parco:
- Agropoli: accesso al gruppo del Monte della Stella e alla costa di Santa Maria di Castellabate;
- Vallo della Lucania: accesso al Monte Sacro;
- Sicignano degli Alburni: accesso ai Monti Alburni;
- Sanza: accesso al Monte Cervati;
- San Giovanni a Piro: accesso al Monte Bulgheria e alla costa di Camerota, Palinuro e Pisciotta.

Centri visitatori:
- Centri visita a Montecorice e Vibonati;
- Museo Naturalistico degli Alburni a Corleto Monteforte;
- Museo del Mare a Pollica, fraz. Pioppi;
- Museo della Civiltà contadina a Montecorice, fraz. Ortodonico;
- Antiquarium a Palinuro;
- Museo vivente della Valle delle Orchidee a Sassano;

Gestione:
Sede: URP Parco
Via Filippo Palumbo, 18 c/o Palazzo Mainenti
84078 Vallo della Lucania (SA)
Sito web: www.pncvd.it
 

(Salerno)

 

 
   

 


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